C’era una volta in Valcalepio

Edizione 2020

C_era_una_volta_in_Valcalepio

“C’era una volta in Valcalepio” è il nuovo progetto di comunicazione del Consorzio Tutela Valcalepio pensato per questo decennio appena iniziato e che utilizza un medium ritenuto, a torto, poco culturale e rivolto ad un pubblico generico. Il fumetto viene considerato uno strumento “poco culturale” perché se ne sottovalutata la valenza unica e moderna: il fatto di poter trasmettere un messaggio utilizzando poche parole e, soprattutto, molte immagini, ne fanno lo strumento più contemporaneo e attuale. Il tempo è sempre più prezioso e comunicare per immagini evita al consumatore sforzi immaginativi che, molte volte, lo tengono lontano dalla conoscenza di mondi a lui ignoti.

Una storia di 56 pagine raccontata per immagini che si pone l’obiettivo di spiegare ciò che molte volte necessita di ore e ore di discussioni, degustazioni, introducendo concetti che spesso allontanano il consumatore perché troppo complicati e poco interessanti.

Valcalepio: ieri, oggi e domani

Edizione 2018

Valcalepio: ieri, oggi e domani

Valcalepio: ieri, oggi e domani

Ieri, Oggi e Domani. Il nome del volume che celebra i 40 dalla nascita del Consorzio Tutela Valcalepio rispecchia perfettamente la forma e struttura di questo progetto importante ed ambizioso.

Un volume, quello che vi apprestate a scaricare, che a tutti gli effetti è una Storia del Valcalepio.

Questo libro vuole raccontare la storia di un vino e per farlo si è scelto di partire dalla consapevolezza che ogni storia altro non è se non il racconto delle scelte fatte dagli uomini. Ed è proprio la storia delle scelte che hanno portato, 40 anni fa, alla nascita del Valcalepio, come vino e come zona enologica, che abbiamo deciso di raccontarvi. E per farlo al meglio si è deciso di lasciare spazio alle voci dei protagonisti, a chi quelle scelte si è ritrovato a farle.

Il capitolo centrale di questo nostro volume, Valcalepio Oggi racconta tutto ciò che il Consorzio Tutela Valcalepio ha messo in atto negli ultimi anni dal punto di vista della promozione del marchio Valcalepio.

Dopo avervi raccontato le storie di chi ha scelto di credere nel progetto di un’enologia bergamasca, dopo avervi mostrato quanto si sta facendo per promuovere il vino di Bergamo in Italia e nel mondo arriva anche il momento di parlare di cosa ci aspettiamo dal futuro. Il futuro del Valcalepio sono le aziende. Sono loro, i vigneron bergamaschi, che scriveranno, con le loro scelte, la storia futura del vino di Bergamo e a Bergamo.

Abbiamo voluto raccontarvi una storia, quella degli uomini e delle donne che con le loro scelte hanno permesso la nascita e l’evoluzione di un’enologia di livello a Bergamo. Il fil rouge che unisce tutte queste storie è sicuramente il grande rispetto per la terra e il grande amore per il territorio e per quella pratica culturale e non meramente meccanica che è la produzione vitivinicola.

Il vino è a tutti gli effetti un prodotto culturale, il frutto di una storia, di una tradizione e rappresenta il perfetto araldo di un territorio. Ecco perché ci piace chiamare il Valcalepio il Vino di Bergamo, perché in un calice di Valcalepio noi vediamo Bergamo, il suo territorio, i suoi castelli, le sue chiese, le sue colline, il suo cibo tradizionale, i suoi uomini e le sue donne.

Valcalepio: il vino dei bergamaschi

Valcalepio: ieri, oggi e domani

Valcalepio: ieri, oggi e domani

Ieri, Oggi e Domani. Il nome del volume che celebra i 40 dalla nascita del Consorzio Tutela Valcalepio rispecchia perfettamente la forma e struttura di questo progetto importante ed ambizioso.

Un volume, quello che vi apprestate a scaricare, che a tutti gli effetti è una Storia del Valcalepio.

Questo libro vuole raccontare la storia di un vino e per farlo si è scelto di partire dalla consapevolezza che ogni storia altro non è se non il racconto delle scelte fatte dagli uomini. Ed è proprio la storia delle scelte che hanno portato, 40 anni fa, alla nascita del Valcalepio, come vino e come zona enologica, che abbiamo deciso di raccontarvi. E per farlo al meglio si è deciso di lasciare spazio alle voci dei protagonisti, a chi quelle scelte si è ritrovato a farle.